Le spose più belle della storia!
LE SPOSE PIU' BELLE DELLA STORIA!

La sposa principessa da sempre rappresenta, nell’immaginario collettivo, il simbolo che ha accompagnato le bambine di ogni generazione durante il percorso di crescita dei propri sogni. Sin da piccole infatti la maggior parte di noi, guardando film e cartoni animati sulle principesse, ha sognato di essere una di loro, di indossare un magnifico abito bianco con un lungo strascico che ci facesse sentire delle spose bellissime e di vivere la perfetta favola assieme al nostro principe azzurro.
Parto dalla perfezione meravigliosamente esaltata quanto utopica delle favole per fare un salto nel passato e raccontarvi delle spose più belle della storia che hanno ispirato le generazioni future fino ai nostri giorni. Amo in particolar modo due tra le donne di cui vi parlerò nell’articolo e che rappresentano, a mio parere, l’eleganza antica e raffinata, la perfetta immagine di icone di stile senza tempo. Siete pronte a sognare con abiti meravigliosi e dallo stile unico?
Siamo nei mitici anni 30.
E’ il 3 Giugno 1937 quando Wallis Simpson, donna brillante ed elegante originaria dello stato della Pensilvania e proveniente da una famiglia di notai, convola a nozze con Re Edoardo VIII in un abito in seta dalla linea rigorosa quanto femminile tipica di quegli anni. A fare la differenza il colore dell’abito, una tonalità di blu creata appositamente per la sposa conosciuto oggi come “Blue Wallis” e per i tanti dettagli quali la cucitura a zig-zag sulla schiena, un delicato cappello in paglia con tulle e piume in tinta con il blue dell’abito così come le scarpe e i guanti. Una scelta quella del colore dell’abito e degli accessori che fa molto riflettere su quale fosse la condizione di libertà mentale dell’epoca, lontana da quelle tradizioni che in realtà oggi consideriamo così rigide. La Simpson nel 1950 donò il suo abito da sposa e gli accessori al Metropolitan Museum of New York e nonostante l’abito abbia cambiato colore assumendo una tinta avorio, lo si ricorderà sempre per la sua particolarità ed eleganza.


Un’altra donna degna di nota è sicuramente Elisabetta II di Inghilterra che, il 20 Novembre 1947 sposò il Principe Filippo in un abito interamente in raso e arricchito da 10 mila perle bianche e fili d’argento; un lungo velo in tulle ed una importante tiara a completamento del look.
E’ la volta di Jacqueline Bouvier, conosciuta più come la meravigliosa Jackie O che il 12 Settembre 1953 disse lo voglio a John F. Kennedy in un abito neo-vittoriano in taffetà con corpetto stretto, ampia gonna a ruota con applicati piccoli fiori di cera, guantini bianchi ed un lungo velo.


Arriviamo ad una donna che rappresenta, per me, il perfetto ideale di eleganza e garbo, Audrey Herpburn che il 26 Settembre 1954 convolò a nozze con l’attore Mel Ferrer. L’abito creato per queste nozze è un capolavoro interamente in satin: una gonna da ballerina, collo alto, bottoncini a mo’di camicia, maniche a sbuffo, lunghi guanti bianchi ed un adorabile fiocco a cingerne la vita. Un’acconciatura semplice, una delicata coroncina di fiori tra i capelli.
Il 19 Aprile 1956 Grace Kelly sposa il Principe Ranieri di Monaco in un abito per il quale sono stati utilizzati 25 metri di taffettà, impreziosito da perle e dettagli in pizzo color rosa antico; una gonna ampia con tre sottovesti ed un regale corpetto in pizzo. Grace Kelly non indossò una tiara ma un copricapo da Giulietta per fissare il velo con inserti in pizzo e adornato da gioielli e fiori d’arancio.
Scelta non convenzionale riguarda senz’altro il bouquet rappresentato da una Bibbia abbellita con seta, pizzo ed un piccolo mazzetto di mughetti.


Lady Diana sposa, il 29 Luglio 1981, il Principe Carlo. Il suo abito ha ispirato moltissime generazioni di spose probabilmente a causa dell’ampio volume della gonna, un po’ Cinderella Style e per lo strascico lungo 7.62 metri. Un abito in taffetà, con grandi maniche a sbuffo, un romantico colletto a balze, applicazioni in pizzo antico e diversi dettagli: sull’etichetta interna fu cucito un piccolo ferro di cavallo in oro del Galles, sulla giarrettiera applicato un nastrino azzurro come da tradizione ed un piccolo fiocco blu cucito in vita, a completare il look tiara e orecchini.
Le scarpe furono confezionate utilizzando un pezzo di stoffa campione per il riferimento di colore e vi furono incastonate 542 paillettes e 132 perle; inoltre furono incise sulla suola le iniziale dei nomi con un cuoricino augurale interposto. Elementi tanto romantici quanto sicuramente utilizzabili in matrimoni contemporanei.
L’ultima icona è rappresentata da una donna che ha vissuto per ben 8 volte l’amore ed il matrimonio; una donna con uno sfavillante carisma dimostrato oltre che dalla sua personalità anche dai suoi abiti da sposa, ognuno molto diverso dall’altro.
Elizabeth Taylor convolò a nozze per la prima volta nel 1950 all’età di 18 anni in un abito davvero costoso e dalla linea principesca.


L’abito indossato al quarto matrimonio si discosta dalle scelte precedenti per colore e stile, un abito corto in seta verde con un cappuccio che le adornava il viso, decisamente non convenzionale per gli anni ’50.
Il quinto matrimonio celebrato nel 1963 vede protagonista un abito in chiffon giallo mimosa finemente abbinato ad una acconciatura originale ed alternativa, una lunga treccia ricca di mughetti che riprendono il bouquet e che, nell’insieme delinea un look esotico quanto ricercato, anche piuttosto attuale.


Altri due abiti meritano la classifica, l’abito indossato al sesto e all’ottavo ed ultimo matrimonio.
Il 10 Ottobre del 1975 Liz risposa per la seconda volta il marito Richard Burton in Botswana in un abito stile impero in chiffon verde acqua con balze, pizzo e piume di faraona; naturalmente l’acconciatura rappresentata dalla sua immancabile treccia abbellita da fiori.
L’ultimo abito indossato dalla Taylor nel 1991 e realizzato da Valentino in giallo chiaro è ricco di pizzo e balze, con un profondo scollo a barca, particolarmente adatto alla location dove si svolse il matrimonio, Neverland, il ranch di proprietà di Michael Jackson suo testimone.

Il viaggio tra gli abiti più belli e particolari, dagli anni 30 agli anni 90 e la storia d’amore che lega le spose al proprio abito o ai propri abiti ha sottolineato come la personalità di ognuna di noi sia differente, ma allo stesso tempo come il desiderio di coronare il sogno più grande, il matrimonio, ci accomuni tutte nel medesimo modo.
A conclusione di questo articolo mi sento di consigliare a tutte le spose di vivere la scelta del proprio abito da sposa con estrema tranquillità e gioia, di scegliere ciò che vi farà sentire delle bellissime spose prima di tutto per voi, poi per parenti e amici… e se vorrete un consiglio spassionato, un punto di vista esterno, sarò felice di condividerlo con voi!